la storia di tutti noi...
In principio era la Notte, l'universo attendeva, paziente, con le sue stelle lucenti, le Signore dei Sogni ,e con il Grande Cancello, che ogni ventotto cicli della Grande Fiamma (da cui proviene il nostro piccolo mondo) si apre al Regno Beato, il compimento della profezia dei Figli, nati dall'amore tra il Signore della Grande Fiamma e la Dama Bianca del Regno Beato.
I Figli a quel tempo erano una moltitudine infinita, ma infinita era la loro ignoranza ed infinita la loro arroganza; solo pochi sarebbero stati coloro che, grazie alla possanza dei loro cuori e delle loro menti, avrebbero riportato con le loro gesta l'antico splendore dei Figli, quando ancora il Signore della Grande Fiamma governava il suo regno di pace, e i grandi velieri dei Figli solcavano i celi stellati per rendere omaggio alla Dama Bianca.
Questi pochi furono poi chiamati gli Eletti, grande e gentile era il loro spirito, e forte in loro ardeva l'antico fuoco della Grande Fiamma, e splendeva la luce dell'ormai dimenticato Regno Beato; erano figli di un mondo fatto di acciaio e cemento, dimoravano nei giganti poligonali costruiti dai loro padri, e queste imponevano la loro ombra alla luce del Grande Fuoco. Grande era la magia da loro sperimentata e con essa forgiavano i loro più potenti poteri, studiando la nuova arte magica che a quel tempo veniva chiamata Scienza, impavidi attraversavano l'oscurità cavalcando i loro fedeli draghi tecnologici, forgiando il loro corpo negli antri di musica e luce delle bestie figlie della notte, le Discoteche, temprando il loro spirito nella ricerca della pallida luce delle accoglienti case chiamate Pub, dove ristoravano le loro membra davanti ad un immancabile boccale di birra, traendo godimento dall'ascolto delle melodie diffuse e dilettandosi nell'arte raffinata del Cazzeggiare_Allegramente.
Le loro prodezze furono narrate e trascritte in un libro, l'Agenda, di cui questo manoscritto non è che l'ombra sbiadita, essendo innumerevoli le avventure compiute, innumerevoli le terre e innumerevoli i viaggi che in quel libro trovano immortalità, in vece di un nome di cui solo tre lettere rimangono a testimoniare il nome che gli Eletti si dettero.
Ma nessuno è a conoscenza, oltre i pochi che a quel tempo strinsero amicizia con gli Eletti, degli anelli forgiati, i sei Anelli SNT, Ubique, il Fuoco Imperituro; Anyway, delle Regine dei Sogni; Always, Vento del Cielo Iperboreo; Genau, la Saggezza dei quieti Oceani; Imperativamente, la Forza del Grande Guerriero; e Illimitatamente, la Luce del Regno Beato; ornanti il dito dei Sei, Signori degli Anelli SNT......
Ognuno ha la sua storia, ognuno ha le sue origini, le sue radici, il suo passato, il suo essere, e i Sei, pur avendo nel sangue il ki del proprio destino, la più grande e pura possanza dell'essere, essenza e linfa vitale della vita stessa, per mezzo della quale noi siamo e agiamo, Fuoco del Grande Fuoco, Luce del Regno Beato; pur essendo la profezia dei Figli già messa in atto dal momento del suo concepimento sul Monte Fato dell'antico regno e pur essendo per essa scandita anche la più infima delle vite per far sì che gli Eletti incontrandosi diventassero tali,
essi appartengono ognuno alla propria storia, al proprio passato.....
Molti nomi ebbe Riccardo, nelle molte terre e nei molti popoli che nel suo giovane vagare si conquistò, prima di diventare Il Negrito, uno dei Sei, Portatore dell'Anello.
Samu, Colui che vaga a piedi nudi, era il nome che i membri del Consiglio dei Saggi gli diedero, quando ancora le vie del destino erano vaghe e il grande Druido Gimpix era a capo del Consiglio, lo stesso Consiglio in cui incontrò Luca, colui con cui accrebbe il proprio amore per la sapienza, la giustizia, la musica antica loro ispiratrice, Consiglio che poi, a detta di molti, li tradì, in un tempo ormai remoto.
Tra il popolo della Ginestra era conosciuto come Tarantola, lo strano popolo dei Guasti con cui Riccardo e Luca ebbero a che fare, per motivi che nessuno è mai riuscito a scoprire; anche se il Saggio dice che da quel popolo traessero la loro saggezza.
Mustach, Volto irsuto, con questo nome era conosciuto in quel ricettacolo di sapienza e scienza in cui le grandi menti studiavano ed apprendevano la grande magia loro affine, fu in quel tempo, ormai dimenticato dai più, che strinse amicizia con Nicola, e con lui compì azioni memorabili di ardito coraggio e grande onore, azioni destinate a fare la storia e a far si che i due avventurieri si imbattessero nei rimanenti tre membri degli Eletti, Alessandro e i fratelli Garcia, Sebastiàn e Marcelo.
Luca, uno dei più grandi tra i membri dell'arcaico Consiglio dei Saggi, fra di essi passò molti dei suoi giovani anni, apprendendo e discutendo sulla magica natura dell'uomo, occupandosi e studiando la vita del mondo che sotto i suoi occhi si svolgeva, per apprenderne le forme e i segreti.
Un giorno un nuovo membro prese parte al Consiglio, costui non era come gli altri Saggi e nessuno sapeva da dove venisse, né perché; e con costui che Luca strinse amicizia, e forte era il loro legame con il Druido a capo del consiglio, il grande Gimpix, l'unico che a quel tempo si accorse della potenza del ki che i due dimostravano di avere.
E' con lo straniero, che poi i Saggi chiamarono Samu, che Luca, ascoltando i consigli del Druido, notò e combatté l'oscurità che serpeggiava tra i membri del Consiglio, approfondendo sempre di più i propri poteri e i propri studi sulla musica antica, da cui penetrava la Luce del Regno Beato e il Fuoco del Grande Fuoco, conoscenze che gli permisero di capire il grande pericolo che il Consiglio, offuscato dalla brama del potere, insieme a tutte le terre conosciute correva; era l'inizio del Tempo dell'Oscurità, in cui la luce del Consiglio dei Saggi venne adombrata, e Luca e Riccardo, sotto la guida del grande Druido loro amico e maestro, compirono le gesta che ora vengono narrate nei villaggi, davanti ai caminetti di ogni casa, nelle notti in cui l'Oscurità sembra di nuovo offuscare la luce delle Regine dei Sogni.
Alex, così Alessandro era chiamato dai Popoli della Notte, e come Il Quattro venne conosciuto per la prima volta dai fratelli Garcia.
Si aggirava silente, avvolto nel suo manto nero, per i Popoli della Notte, ignoto era il suo passato e insondabili erano i suoi pensieri, e per coloro che lo scorgevano negli antri delle bestie figlie della notte, dove tutto ciò che è reale è distorto e la musica e la luce si tramutano e prendono forma in materia, appariva come un'ombra in cui lo sguardo si perdeva smarrito.
Molti a quel tempo pensavano che questo apparente vagare nella Notte fosse stato causato da una profonda ferita dello spirito che Il Quattro portava con se da tempo immemorabile, apportata da chi sa quale arcaica e apocalittica guerra, in un tempo che neanche i Druidi possono ricordare; il Saggio dice che Alex, in un tempo ormai obliato dal velo del passato, abbia contemplato, per mezzo di arti malefiche, il Nulla; alcuni pensano persino che egli provenga dal palazzo delle Regine delle Stelle;
ma nessuno, in realtà, conosce i veri poteri di colui che tra gli Eletti fu chiamato Il Guru.
Ormai nessuno ricorda il tempo in cui Nicola divenne Nick.
Grande esploratore, con i suoi compagni attraversava valli e montagne, divenendo così uno dei conoscitori più eruditi dei luoghi che l'uomo mortale non può che immaginare, essendo il solo ad aver attraversato i confini del mondo conosciuto, l'unico la cui fama è pari alla fama degli antichi Figli che con i loro velieri solcavano il Cielo Iperboreo.
Come si è già narrato, Nick incontrò Riccardo nella terra delle scienze dove, insieme ad un altro grande del passato, Ivan Basso il biondo, intrapresero la terribile guerra in cui la faccia del mondo fu stravolta, destinata a rafforzare la loro amicizia oltre ogni limite, in cui tutto l'ardito coraggio e la possanza dei tre furono appena sufficienti per salvare loro le vite dalla furia malvagia dell'oscura potenza che avevano osato sfidare, la Sacerdotessa delle Tenebre, il cui nome non viene più pronunciato senza che un'ombra cali sui volti di coloro che odono quel nome, sinonimo ormai di terrore e dolore indicibili.
I fratelli Garcia giunsero da molto, molto lontano, alcuni pensano addirittura dalle leggendarie terre al di là dell'immensa distesa acquatica dell'infinito Mare dell'Ovest, da dove nessun navigante ha mai fatto ritorno.
Questi esseri, che in alcune tradizioni vengono ricordati come esseri mitologici, trovarono rifugio nel tranquillo villaggio nella pacifica valle di Vall_vasòn, costoro erano Sebastiàn, il Benevolo, la cui saggezza viene ancora oggi presa d'esempio, e Marcelo, il Ruggibrante, le cui gesta lo mettono al pari di Tulkhas dal grande martello, il dio della Guerra dei giorni prima dell'avvento dei Figli nelle terre conosciute; sotto le false spoglie di tranquilli abitanti della valle vennero a far parte del cenacolo della scienza, contemporaneamente all'inizio della guerra con la Sacerdotessa delle Tenebre, e qui strinsero amicizia con Alex, che ancora avvolto nel suo nero manto si aggirava nella notte, ma con tutti i sensi allerta, perché forte era nell'aria il presagio di cui il regno animale già sussurrava, un grande evento stava prendendo forma, l'evento destinato a cambiare le loro vite, la Profezia dei Figli stava per compiersi.
E fu così che Alex, Sebastiàn e Marcelo si imbatterono in Riccardo e Nick, appena scampati alla perversa malvagità della Sacerdotessa, e fu così che, sotto lo sguardo delle Signore dei Sogni, le stelle, la leggenda degli Eletti ebbe inizio.
Coraggio, Valore, Responsabilità, Giustizia, Amore, Rispetto. Con queste parole, sormontanti l'ombra di un terribile eppur maestoso Drago dei tempi antichi, inizia il libro in cui vennero trascritte le epiche gesta dei Sei. In un periodo di relativa pace e tranquillità la Terza Era, coincidente con l'incontro tra Alex, Nick, Sebastiàn e Marcelo, fu propizia per i sei Baldi_Baldorizzanti ( Così amavano definirsi ). Nella culla delle Scienze, dopo la cacciata della Sacerdotessa delle Tenebre da parte dei due avventurieri, Riccardo e Nick ristorarono le loro membra, ed insieme all'oscuro Alex e ai due Fratelli d'oltre mare, abbracciarono la potente disciplina dell'Informatica, accumulando conoscenze la cui visione per gli uomini comuni si perde nei meandri del mistero e nel mondo ancor più assurdo del magico, affinando la loro arguzia e la loro volontà, divenendo ancor più possenti di quanto i loro maestri avessero pianificato. Sotto lo sguardo delle Signore dei Sogni, esploravano la notte, e grazie all'arte raffinata, che a quel tempo Nick aveva appreso, cavalcare i temibili draghi tecnologici, arte già conosciuta in precedenza da Sebastiàn, viaggiavano sulle strade senza fine che portano ai limiti di tutto ciò che è reale, le Discoteche, di cui poi verrà scritto :
suoni, elettricità, fulmini : tempesta
gli intelletti di basso livello cercano
rifugio in quei posti in cui natura è
generosa di rifugiare, mentre impavidi
scopritori scoprono le loro armi scintillanti :
ferro, zanne, sagacia : trappola in cui
far cadere meritate prede, ove poter
compiere selezione; cibo, complemento,
o compagnia, soddisfazione ?
Il SaturdayNight team
non ne avrà mai abbastanza.
(MKO)
Questo era il tempo che vedeva la caduta del Consiglio dei Saggi, in cui si persero gli antichi valori tradizionali che da sempre avevano costituito legge nel Consiglio, tempo in cui coloro che avevano conquistato la fiducia e il rispetto di Luca e Riccardo, vennero da questi cercati e trovati, e vista la luce che fulgida splendeva nei loro cuori, vennero invitati a far parte del Clan che gli Eletti avevano formato, partecipando alle riunioni ed ai viaggi nelle vaste terre conosciute che i Baldi_Baldorizzanti compivano ogni qualvolta la notte stellata riaccendeva in loro il desiderio; fu così che gli impavidi conobbero la Biondina e il Trio R, Chiara, Antonella e Monica, della cui natura i saggi ancora oggi si interrogano.
Ormai padroni dell'arte che permetteva loro di viaggiare sui draghi tecnologici, si spostavano come falchi compiendo inimmaginabili avventure; nessuna delle mastodontiche bestie figlie della notte poté resistere all'assalto degli impavidi baldorizzanti, ovunque andarono scorsero le folle impazzite per il canto fatale degli antri delle bestie, conquistando uno ad uno i magici Cubi per mezzo dei quali divenivano dominatori del marasma di esseri ormai perduti nella metallica luce che folgorava la notte, impadronendosi, grazie al loro incorruttibile ki, dei terribili poteri della musica e della luce che la bestia, folle d'odio e di paura, lanciava loro contro, facendo si che l'energia scatenata per distruggerli fungesse loro da energia vitale, acquisendo poteri di tale portata da poter richiamare a loro le arcaiche potenze che il Signore del Grande Fuoco aveva donato ai Figli in un tempo di cui nessuno ha memoria.
Una delle molte sere in cui i Baldi_Baldorizzanti partirono per l'oscura notte, Riccardo decise di invitare alla riunione due donne, due ninfe appartenute come lui al Consiglio dei Saggi, la cui luce il suo cuore aveva affascinato già da tempo; costoro erano Annalisa, che poi fu chiamata la Biondina, la cui natura alcuni credono elfica, e Chiara, la misteriosa donna appartenente all'Alta Stirpe, di cui si pensa sia la principessa, stirpe che i saggi dicono appartenere alla casata dei grandi Re del passato.
Chiara a quel tempo faceva parte del Trio R, nessuno sa cosa quella 'R' stia a simboleggiare , anche se il Saggio dice che è il marchio della scuola da cui le tre provengono, sta di fatto che anche le rimanenti componenti del trio, Monica e Antonella, la leggendaria donna dei boschi amica degli alberi, in una notte di ancestrali follie si unirono al Clan.
Tutto sembrava perfetto, la pace e l'armonia creata dalla sintonia dei ki fecero si che lo spirito di coloro che tanto duramente avevano combattuto e sofferto si ristorasse e traesse forza e vigore, abbandonandosi nei prati verdeggianti degli immensi boschi al calore della Grande Fiamma, Cazzeggiando_allegramente nelle dimore dei membri del Clan, ove seduti intorno ad un tavolo si godeva della musica effusa e della buona compagnia di vecchi amici e di nuove amiche.
Questa fu la primavera del Clan degli Eletti.
Ordunque, nulla ormai poteva fermare gli Eletti, e in una fredda mattina, quando ancora il Grande Fuoco non poteva avvolgere con i suoi raggi dorati la figlia della sua collera, la Terra, coloro il cui corpo era stato temprato sulla strada nei meandri della notte e il cui spirito aveva conosciuto la pace del respiro degli alberi secolari dei grandi boschi, partirono per li viaggio, folle per i comuni mortali, che li portò fin nel cuore della Città del Sole.
Insieme ai prodi scopritori di scienza, loro compagni nell'apprendere la disciplina dell'Informatica, viaggiando di giorno a ritmi insopportabili, visitando i villaggi e i paesi stranieri che per strada incontravano, e ristorandosi nelle locande del posto, attraversarono colli e valli, steppe e montagne di uno stato intero, e grande fu la loro sorpresa quando finalmente i loro occhi scorsero i bizzarri eppur maestosi palazzi della città tanto agognata.
Qui, sulla plaja de Barcelona, contemplarono la Grande Fiamma tuffarsi tra mille sfumature di rosso nel grande mare della Città del Sole, attraversarono i cunicoli dell'Acquarium, il mare sotterraneo della città, dove gli occhi di pazzo assassino degli squali scrutano gli impavidi o gli sventurati che si avventurano in quei luoghi, bramosi di carne fresca per le loro potenti e terribili fauci, superarono l'entrata del palazzo dei mille specchi, ove all'interno si nascondeva un intero mondo perduto, e scoprirono la vita di una moltitudine di esseri che di notte si accendeva sulla via principale, la Rambles, un immenso viatico dove ogni genere di arte e di spettacolo veniva esibita da persone provenienti dai più disparati paesi, che quasi magicamente si trovavano mescolati per dar vita ad uno spettacolo che ogni notte risorgeva tra mille luci e mille illusioni.
La città era loro, grandi furono i festeggiamenti e le baldorizzazioni, grandi le scoperte e le conoscenze da essi accumulate, e molti furono i canti composti che di questo viaggio narrano.
I cicli cosmici stavano per compiersi, Alex avvertiva il convergere dell'energia delle costellazioni su di loro, era arrivato il tempo in cui la Grande Fiamma riacquistava tutto il suo antico vigore e invadeva di luce e di potenza il piccolo mondo dei Figli, il momento atteso era arrivato.
Dopo le mille e apocalittiche avventure passate insieme e l'ardito e mistico viaggio per raggiungere i mari della Città del Sole, l'equilibrio che si era creato fra gli Eletti si trasformò in sintonia, e il loro legame divenne tale che paragonarlo alla forza che lega i pianeti fra loro e che tiene unito l'universo non era cosa da folle; la disciplina che permetteva di domare l'immane potenza dei draghi era ormai loro, visto che Luke, il Negrito e più tardi anche Marcelo divennero padroni di tale arte; l'avvento della Biondina e del Trio R, strani e misteriosi eppur magnifici esseri, portò al Clan quella luce che gli Eletti avevano da sempre cercato, dando un nuovo significato al termine 'Cazzeggiare_allegramente '; finalmente il periodo dell'intenso e duro addestramento al cenacolo delle scienze era finito, e quindi niente ormai limitava i Baldi_Baldorizzanti; il destino era loro.
Gli obbiettivi si moltiplicarono, gli spazi dove vagare si fecero più vasti, il tempo senza fine, di giorno e di notte, istigati dall'energia emanata dalla Grande Fiamma, o
attratti dalle lucenti Signore dei Sogni, il Clan ampliava le conquiste sui territori sconosciuti; monti boscosi da esplorare, leggendarie città sul mare dove di giorno milioni di pellegrini si riversavano per godere del sole e dello spettacolo immortale del mare, e dove di notte gli Eletti andavano a caccia delle megalitiche Discoteche; queste ed altre ancora erano le destinazioni dei viaggi che il Clan compiva nella sua inestinguibile brama di baldorizzare, viaggi che terminavano gloriosamente con la Coppa alla Fontana.
A turno Nick, il Negrito, Luke e i fratelli Garcia si incaricavano di essere i Portatori, coloro che, dominando i loro potenti draghi tecnologici rendevano possibili le lunghe traversate che a quel tempo il Clan faceva per raggiungere il mare, la montagna o qualsiasi altro luogo di mistico baldorizzamento, ove poter far rivivere ogni volta la magia del Cazzeggiare_allegramente.
Ma fu proprio in questo periodo di ancestrali e illimitate follie che il presentimento che qualcosa stesse per accadere tra i membri del Clan, adombrò i cuori di chi più fortemente aveva allacciato un legame di affetto con le ninfe del Trio R, Marcelo e il Negrito.
Vaghe sono le notizie che dal passato ci provengono sugli avvenimenti che a quel tempo sconvolsero la vita del Clan, molto si è discusso e molto ancora si discute a riguardo, ma la verità è ancora incatenata alle leggende e alle credenze popolari che di essa sono i portavoce, nel tempo che passa e che tutto trasforma.
Passa, e come la notte porta il giorno e il giorno la notte, così le stagioni si susseguono in un ciclo vitale che si rinnova ogni anno; e così come il vento di primavera
aveva portato come per incanto agli Eletti le tre ninfe, così il Trio R scomparve silenziosamente con la primavera che lasciava il posto all'estate.
Come nuvole, le nuvole libere del Cielo Iperboreo, gli Eletti scomparvero agli occhi del mondo, quel mondo che grazie a loro aveva rivisto i gloriosi giorni dei Figli dei tempi antichi, sotto le Signore dei Sogni, che li avevano visti incontrare e crescere, e oltre ogni limite diventare grandi e potenti.
Una vecchia canzone narra fiabescamente di come fu Sebastiàn il primo a partire per una terra fredda e sconosciuta, terra che con la sua durezza gli insegnò i segreti delle mistiche sfere di ghiaccio, di cui divenne un esperto; canta dell'ultima riunione segreta tra i superstiti dell'arcaico Consiglio dei Saggi, che ormai si riteneva decaduto, attuata nel magico e sconosciuto villaggio disperso nel verde incontaminato delle montagne, dove il Consiglio soleva tornare almeno una volta l'anno per un periodo di pace e riflessione; racconta di come Luke e il Negrito vissero per un certo periodo presso il popolo dei Guasti, dove con loro grande sorpresa ritrovarono una delle ninfe che aveva inondato di luce il loro passato, Chiara, e di come poi il Negrito partì per raggiungere il luogo magico eletto dal vecchio Consiglio, dove divenne Maestro di trenta bambini, quei bambini che divennero poi i Saggi che compongono adesso il nuovo Consiglio.
Del potente Marcelo, il pazzo Nick, l'oscuro Alex e la elfica Biondina non c'è traccia alcuna, persi nei meandri della storia , quello che è certo è che gli Eletti scomparvero, e la loro storia adesso viene tramandata di bocca in bocca, di padre in figlio, di generazione in generazione; gli Eletti scomparvero, e divennero leggenda.
Due ragazze, due animi gentili appartenenti alla vita, due amiche, Diana e Gaia.
Sotto queste spoglie, la ribelle e selvaggia Piccola Donna e la ridente Figlia dei Fiori, nascondevano le loro identità di ninfe appartenute al Consiglio dei Saggi.
Si pensa che Valentina fosse il vero nome della Figlia dei Fiori, che si fece chiamare Gaia dal giorno in cui il misterioso straniero che i Saggi chiamavano Samu, non la chiamò con questo singolare nome.
Queste avevano assistito impotenti al crollo del Consiglio e insieme vagavano per le terre conosciute, fino a quando, come dal nulla, un uomo incrociò di nuovo la loro strada, l'uomo che meno si aspettavano di rincontrare, il misterioso Saggio che sembrava scomparso nel tempo e nella storia, lo straniero ricomparve e si presentò come il Negrito.
Senza spiegare nulla né della sua scomparsa né del suo ritorno, invitò le due ad accompagnarlo in un viaggio fino alle terre bagnate dal mare, insieme ad alcune persone di cui il Negrito non fece parola.
Prima del viaggio i tre compagni immersero i loro corpi nelle sacre acque del fiume che scorre nel sassoso deserto di Grava_land, e qui fecero la conoscenza di tre uomini, due dei quali li avrebbero accompagnati nel loro viaggio; sembravano tutti semplici uomini gioviali e allegri, ma le due amiche avvertivano che sotto quelle apparenze si celava qualcosa di strano, luminoso e potente.
Il primo emanava una possanza ed una forza superiori a tutte quelle sperimentate dalle due giovani, il suo strano parlare e modo di atteggiarsi mascheravano uno spirito cavaliere; la voce del secondo suonava come una leggera brezza, pronta a diventare tempesta, mentre nei suoi occhi le nuvole libere si riflettevano quasi magicamente; il terzo appariva sereno e tranquillo, ma due occhi attenti potevano scorgere nei suoi un'insondabile oscurità, dove una strana e bianca luce, sembrava rinchiudere in se la luce delle stelle.
Grandi furono i festeggiamenti sotto le Signore dei Sogni, davanti agli ormai tradizionali boccali ricolmi di gustosa e dissetante birra, per il ritorno dell'ultimo Eletto, riunione che rivide finalmente insieme ed al completo i membri del leggendario Clan, Sebastiàn era di nuovo fra loro.
Sotto la tremolante ed accogliente luce di un Pub, i racconti più strabilianti presero corpo da coloro che tanto avevano viaggiato, attraversando paesi e pericoli di ogni sorta, dimensione e forma, accrescendo in maniera oltremodo smisurata la possanza del loro ki.
Con loro gli amici che Luke e il Negrito avevano cercato per il mondo, dopo l'ultima e segreta riunione del Consiglio dei Saggi, oltre a Gaia e alla Piccola Donna, Dark, l'ombroso menestrello dell'oscurità e Maximilian, il biondo filosofo.
Così, nel culmine delle più pazze e ancestrali baldorizzazioni che i Figli avessero mai osato immaginare, un'illuminazione folgorò le menti dei Sei,
l'idea di rendere immortali le gloriose epopee che, grazie alla possanza e alla sintonia del loro ki, erano risorte dalle arcaiche leggende dei Figli; l'idea di rendere immortali tutti i viaggi compiuti sotto lo sguardo delle Signore dei Sogni, domando i potenti draghi tecnologici, alla ricerca delle megalitiche bestie figlie della notte, le Discoteche; l'idea di rendere immortali le innumerevoli baldorizzazioni compiute alla luce calda e accogliente dei Pub; l'idea di suggellare per sempre quella forza che da sempre li aveva uniti oltre ogni limite dell'immaginabile, nella leggenda; l'idea di forgiare sei anelli, con inciso una parola nella lingua di uno dei tanti paesi conquistati, i sei Anelli SNT.
Venne forgiato Ubique ( In ogni Luogo ), il Fuoco Imperituro, per Luke, sempre in lotta contro il male; Anyway ( Comunque ), delle Regine dei Sogni, per l'oscuro Alex; Always ( Sempre ), Vento del Cielo Iperboreo, per il pazzo ed eclettico Nick; Genau ( Giustamente ), la Saggezza dei quieti Oceani, per Sebastiàn il benevolo; Imperativamente, la Forza del Grande Guerriero, per il possente cavaliere Marcelo; Illimitatamente, la Luce del Regno Beato, per il misterioso Negrito.
E fu così che gli Eletti divennero i Sei, Signori e Portatori degli Anelli SNT:
In ogni Luogo
Comunque
Sempre
Giustamente
Imperativamente
Illimitatamente...
...SaturdayNight Team.
(1996)